Molto elevato no, ma rimane un fattore di rischio.
La maggior parte dei pazienti che deve subire un’operazione al cuore soffre di diabete, ma a definire il rischio sono soprattutto le conseguenze secondarie di questa malattia.
I pazienti con diabete a volte possono non avvertire dolori al cuore, per cui non si sottopongono ai necessari controlli medici nonostante il loro cuore sia in sofferenza e questo può limitare la funzionalità del cuore.
Anche i reni possono soffrire a causa del diabete, il che potrebbe essere pericoloso per la funzionalità renale dopo l’operazione.
Spesso sono i vasi piccoli e fini che sono i più colpiti a causa del diabete, il che può aumentare il rischio di talune complicanze (l’ictus per esempio). Il diabete infine può influenzare negativamente la guarigione delle ferite.
Questi rischi vengono rilevati grazie ai vari esami preoperatori, cosicché si possa scegliere meglio la strategia operatoria e adattare la terapia medicamentosa sia in sala operatoria che in cure intensive. Attenzione! I valori di glicemia dopo l’intervento possono variare notevolmente.
Ciò è normalissimo, si tratta infatti della risposta del corpo a un’aggressione (in questo caso l’operazione). A volte i valori glicemici nella fase postoperatoria sono di difficile controllo: utilizzeremo quindi una infusione continua di insulina, che richiede frequenti controlli della glicemia per evitare sbalzi importanti.
L’obiettivo della terapia è evitare glicemie molto alte o molto basse; solo a partire dal 3° giorno postoperatorio si può mirare a un buon controllo della glicemia.