Il 14 febbraio è il giorno di San Valentino ed è dedicato alle cardiopatie congenite.
Si tratta di patologie strutturali o elettriche del cuore e dei grandi vasi che possono essere diagnosticate in taluni casi in età prenatale e trattate molto precocemente nei casi più gravi. In alcune forme più sfumate, o eccezionalmente compensate, la patologia si manifesta in età adulta e può essere affrontata se diagnosticata tempestivamente. Una delle forme più frequenti è la valvola aortica bicuspide, che evolve in modo estremamente variabile determinando conseguenze e sintomi molto diversi. È la causa più frequente del soffio al cuore auscultata dal medico di famiglia e in occasione della visita militare. In rari casi la patologia decorre in modo silente e la diagnosi viene effettuata a complicanza avvenuta.
Talora le cardiopatie congenite colpiscono individui con cuori strutturalmente normali. Si tratta infatti di alterazioni congenite riguardanti l’elettricità cardiaca che si manifestano in soggetti giovani e apparentemente sani e possono esordire con disturbi del ritmo cardiaco potenzialmente letali. È per tale motivo che, in presenza di storia famigliare di decessi inspiegati in giovani soggetti, di alterazioni dell’elettrocardiogramma o di sintomi quali il batticuore o la perdita di coscienza, si rende necessaria l’esecuzione di un elettrocardiogramma e una valutazione aritmologica. Una volta diagnosticate, queste patologie possono ricevere un adeguato trattamento atto a ridurre il rischio di morte improvvisa.
Le cardiopatie congenite necessitano di un’appropriata diagnosi in fase precoce, per evitare che la cardiologia e la cardiochirurgia dell’adulto entrino in gioco tardivamente quando forme non diagnosticate emergono prepotentemente nella loro potenziale ma effettiva pericolosità. Per questo motivo, la loro diagnosi è importante, lo screening familiare fondamentale, la loro cura, e prevenzione delle complicanze, determinante.
La Fondazione Cardiocentro Ticino promuove ogni iniziativa che sostenga la ricerca, la diagnosi e la cura delle cardiopatie congenite.
Giulio Conte – Susanna Grego